La trappola del Micromanagement

Micromanager: leader che cadono nella trappola del Micromanagement!

Joost Minnaar di Corporate Rebels ha scritto un interessante articolo sui leader che cadono nella trappola del Micromanagement, e li chiama i Micromanger.

Vi riassumo qui i suoi concetti chiave. 

La maggior parte degli interessati mai si definirebbe un Micromanager. Quindi probabilmente anche voi state dicendo a voi stessi che voi di certo non lo siete. E questo è un punto chiave, perché la trappola del Micromanagement è subdola e di solito sfugge al proprio sguardo consapevole. Il guaio è che anche i vostri collaboratori potrebbero non essersi accorti che siete affetti da questa pericolosa “sindrome”. Del resto, se non li avete allenati all’autonomia sul lavoro, probabilmente non ne sentono la mancanza (a meno che non abbiano tra le loro leve motivazionali e di autorealizzazione, proprio l’autonomia, ed in tal caso a breve probabilmente lasceranno la vostra azienda). 

Ma vediamo di darvi una mano… se vi riconoscete in alcuni di questi comportamenti, probabilmente è utile che vi facciate qualche domanda. 

  • Non avete fiducia che il vostro team (o un suo componente) raggiunga i propri obiettivi; 
  • Non riuscite a contenervi nel controllare continuamente i progressi e risultati; 
  • Pensate di risparmiare tempo “se lo fate voi”; 
  • Mettete il focus (dettandolo) sul “come” invece che sul “cosa” e sul “perché”; 
  • Non fissate le priorità dei compiti più strategici (dove potreste dare un valore aggiunto effettivo); 
  • Non siete chiari in merito alle vostre aspettative quando delegate delle attività; 
  • Siete troppo orientati ai dettagli, specialmente quando i dettagli sono in competizione con il raggiungimento di un risultato; 
  • Non avete apertura mentale verso approcci diversi dal vostro per il raggiungimento di obiettivi; 
  • Provate costantemente timore di perdere il controllo della situazione 

Vi siete riconosciuti in alcuni di queste modalità? Allora forse anche voi siete affetti da Micromanegement… 

Solo una linea sottile separa il Management dal Micromanagement e spesso è legata a diversi livelli di fiducia, in particolare nel fatto che i collaboratori ce la possano fare anche senza una (stretta) “supervisione”. 

È vero che molte persone necessitano di una guida, specialmente se sono nuovi in azienda o ricoprono una nuova posizione. Ma i Micromanager tendono a soffocare piuttosto che favorire la crescita delle persone, impedendone lo sviluppo della loro autonomia e mettendo un sacco di lavoro extra nel proprio “zaino”. 

Ci sono poi gli effetti collaterali del Micromanagement, come il soffocamento dello spirito di iniziativa, dell’innovazione e della motivazione e la generazione di un sacco di spreco e di opportunità. 

Quindi… che fare? Ecco qui alcuni consigli 

  • Prima di decidere di “fare voi”, riflettete su qual è il valore aggiunto del vostro contributo; 
  • Migliorate la vostra comunicazione, specificando le vostre aspettative; 
  • Indicate il “Perché”, poi in caso il “cosa” e lasciate che i vostri collaboratori indichino il “come”; 
  • Iniziate ad ascoltare veramente; 
  • Chiedete feedback.

Iniziate ad allenarvi su questi punti e potreste stupirvi nel vedere fiorire i vostri collaboratori.

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