QUANTO COSTA ESSERE DISTRATTI?

Passiamo una buona fetta del nostro tempo con la mente altrove piuttosto che essere concentrati su ciò che stiamo facendo

  • Autore: Alex Abate
  • 18.11.2021
  • tempo di lettura: 16:58

Passiamo una buona fetta del nostro tempo con la mente altrove piuttosto che essere concentrati su ciò che stiamo facendo pur consapevoli che l’attenzione ha una rilevanza enorme nel modo in cui affrontiamo la vita e l’attività lavorativa.

Essere attenti e quindi concentrati, ci permette di metterci in connessione con il mondo, con le attività da fare, facilitandone la realizzazione, determinandone i risultati, scarsi o eccellenti a seconda dell’intensità dell’attenzione prestata.

Le nostre abilità in tutte le situazioni della vita dipendono da questa sottile facoltà che, se non gestita e tenuta sotto controllo, tende a fuggire via e a portarci con sé nei meandri dei nostri pensieri che nulla hanno a che fare col momento presente che dovremmo vivere.

Una facoltà, quella dell’attenzione, che è radicata in tantissime operazioni mentali che compiamo come la comprensione, l’apprendimento, la ritenzione delle informazioni e la memorizzazione, la percezione di noi stessi, la lettura delle altrui emozioni e le interazioni con le persone.

Ciò che vediamo dipende da come applichiamo l’attenzione.

Sempre più spesso si è incapaci di concentrarci su chi sta parlando, presi dalla tentazione di controllare i social, whatsapp e l’e-mail;

e questo modo di comportarci ci porta ad “essere oltre” con la mente, un gesto che comunica all’altra persona che non siamo interessati a quello che sta accadendo qui e ora;

o, peggio ancora, a non riuscire a relazionarci efficacemente con i nostri stessi figli perché distratti, con la testa china sullo smartphone a controllare messaggi ricevuti, del tutto inconsapevoli e noncuranti di ciò che accade intorno a noi.

Si è sintonizzati sempre di più sulla tecnologia e meno sulle persone, sottraendo tempo ai rapporti interpersonali. Quelli veri!

Ma dove corrono i nostri pensieri quando non stiamo pensando a nulla in particolare?

Quasi sempre siamo concentrati su noi stessi.

Infatti, il fattore principale della distrazione è quel chiacchiericcio, quel dialogo interiore che avviene all’interno della nostra mente.

E allora come fare per riuscire a raggiungere una perfetta concentrazione?

È necessario mettere a tacere questa vocina interiore.

E per poterlo fare ci sono 2 piccoli suggerimenti:

1. provare a contare a ritroso partendo da 100 e sottraendo ripetutamente sette: se si riesce a mantenere la concentrazione riuscendo a completare questo esercizio, l’area cerebrale dove si produce il dialogo interiore si ridurrà al silenzio.

Questo piccolo esercizio è particolarmente utile prima di una lettura o prima di studiare qualcosa.

2. Nel momento in cui c’è un sovraccarico di pensieri che, prepotenti, cominciano a martellare, provare a masticare ad esempio un frutto succoso e concentrarsi sull’esperienza del mangiare il frutto assaporando ogni singolo istante.

Questo semplice esercizio di concentrazione sul “qui ed ora” aiuta ad entrare e prendere coscienza della dimensione multisensoriale che si prova mentre si mastica, a focalizzarsi sul gusto, sui sapori, sui suoni della masticazione e della deglutizione.

L’invito è provare a immergersi completamente nella pienezza dei sensi fino a che, si noterà che, quasi magicamente, le voci nella mente si zittiranno.

E, per concludere, ecco una domanda: quanto costano queste distrazioni?

Quali opportunità stiamo perdendo dall’essere distratti?

E come dice un maestro Jedi in Star Wars

“dalla tua concentrazione viene la tua realtà”.

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare