Parliamo di stretching

Stretching per tutti

Nel corso degli anni si è diffusa l’idea che “fare stretching faccia bene”, a prescindere, a chiunque, sempre e comunque.
In realtà quest’idea non è del tutto esatta. Anzitutto ci sono diverse tipologie di stretching, che vanno usate in base alle esigenze fisiche, alla massa muscolare, e all’attività fisica svolta da ciascuno. 
Esiste lo stretching globale attivo, lo stretching passivo, lo stretching statico, lo stretching PNF..
Numerosi studi dimostrano che fare eccessivamente stretching, non solo non faccia bene, ma anzi sia una delle principali cause di infortuni in palestra. 
Ti è mai capitato di partecipare a una lezione di stretching e al termine far fatica ad alzarti e avere la sensazione di “gambe molli”? ecco questa non è esattamente una condizione salutare per le fibre muscolari, e il tessuto connettivo, parliamo quindi di tendini, legamenti, tessuto mio-fasciale.
È dimostrato infatti come uno stretching eccessivo e prolungato, provochi un rilassamento e un successivo indebolimento delle fibre muscolari, con conseguente perdita di forza muscolare. 
Per quale ragione la signora “x” dovrebbe stare per 60 minuti a fare una lezione di stretching? Se magari durante la sua giornata non fa altro che stare a lavorare al pc o fare solo una camminata, e non fa un lavoro muscolare con sovraccarichi. Che bisogno ha di allungare i suoi muscoli, se questi non fanno un importante lavoro di contrazione?
Ecco alcune tra le idee più diffuse che la maggior parte delle persone ha riguardo lo stretching :
1) Fare stretching prima di allenarmi fa bene 
2) Fare stretching previene gli infortuni
3) Fare stretching dopo un allenamento aiuta a non avere dolori post allenamento.
Tutte queste affermazioni in realtà sono false; prima di un allenamento non aiuta a migliorare le prestazioni atletiche, e non previene assolutamente gli infortuni, come detto prima appunto. Sull’idea che fare stretching post lezione possa ridurre i doms (dolori post allenamento) non ci sono studi né ricerche scientifiche che possano confermare quest’ipotesi. 
Che cosa fare allora? Perché ci hanno insegnato nel corso degli anni che bisogna assolutamente fare stretching? Una trovata di marketing? Forse. 
La cosa migliore è bilanciare lo stretching in base a quanto allenamento si fa; a ogni sessione di stretching deve corrispondere una sessione di potenziamento muscolare. Scegli bene la tipologia di stretching più adatta a te e studia insieme al tuo trainer la migliore tipologia di stretching da applicare per le tue esigenze.

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